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mepis geeko seven


mepisIl logo con le due piramidi ed il sole è quello della distribuzione MEPIS alla quale sono approdato dopo averne provate più d'una: mi è piaciuta perché unisce la mia prima "avventura" Debian con KDE rendendo l'uso di Linux veramente alla portata di tutti, o almeno di quelli che un paio di tasti li vogliono premere di propria iniziativa; inoltre mette a disposizione molto software dedicato ai Radioamatori.
Non è facile  per chi utilizza Windows passare a Linux in maniera "indolore", anche perché alcuni programmi non sono disponibili su entrambe le piattaforme, alcuni sono proprietari ed altri non rendono bene come su Windows.
A volte ci sono anche dei problemini hardware, magari dovuti alla "precisione" insita nei sistemi derivati da Unix: ho giusto risolto un problema relativo all'uso del masterizzatore con Linux.
Il mio non funzionava perché lettore e masterizzatore erano in slave sugli altri due hard disk: ponendo i dischi fissi sullo stesso canale IDE1 e lettore e masterizzatore sul 2 ho risolto il problema.
Qui a lato ho appena riassemblato il PC (ok, non del tutto...) ed ho iniziato l'installazione di Mepis 6.0.

L'attuale (12/2007) versione 7.0 è veramente carina esteticamente e solida dentro, essendo basata su Debian "etch".
L'installazione non presenta particolari problemi, basta un po' di pazienza e l'accortezza di salvare i dati presenti nella eventuale partizione Windows.
Successivamente all'installazione da CD è necessario aggiungere altri pacchetti necessari per operare al massimo ed aggiornare quelli già installati tramite una connessione Internet veloce: usando il programma Synaptic si ha a disposizione un'interfaccia semplice ed intuitiva, ma nulla vieta di usare "apt-get" da linea di comando.
I problemi per eseguire questa operazione sorgono quando non si dispone di una linea veloce (ADSL),  in quanto parecchi file sono di grosse dimensioni e servirebbero parecchi giorni per il loro download. Una soluzione è quella di recuperare i DVD della distribuzione Debian "etch" e usarli per scaricare i pacchetti che ci interessano, senza aggiornamenti MEPIS.
In alternativa, avendo la possibilità di accedere ad un altro computer con la stessa versione di MEPIS si possono usare i file scaricati per il suo aggiornamento, salvandoli in una cartella dedicata, e successivamente trasferendoli sul nostro computer.
Ottenuti i pacchetti necessari si usa "dpkg-scanpackages" per creare il file da usare con APT o Synaptic localmente.

Come tutte le distro anche Mepis si aggiorna, anche se più lentamente; la versione attualmente disponibile in "beta" (12/2008) è la 8.0 che è basata su Debian"lenny": dopo averla aggiornata, portando il computer da chi ha l'ADSL, l'ho provata e mi è piaciuta molto.
Ultimamente sono venuto in possesso di un portatile sul quale ho installato Linux MEPIS e così l'ultimo aggiornamento l'ho eseguito col metodo descritto sopra.
Ho aggiornato quindi il portatile salvando il contenuto della cartella /cache/apt/ in una cartella dedicata, p.e. ~/deb-agg: durante questa fase non ho prestando molta attenzione ai file di configurazione che venivano aggiornati. Al riavvio non era più possibile accedere come utente root  e così dopo aver trasferito i file sul PC di casa ed aver iniziato l'aggiornamento ho visto che nel file /etc/kde3/kdm/kdmrc veniva tolta questa possibilità.
Per ripristinare l'accesso anche come utente root  è stato sufficiente riportare il valore di "AllowRootLogin" in "true"; alla stessa maniera è possibile cambiare e personalizzare anche altri valori.

Per trasferire file velocemente è bene che i due computer siano collegati in rete, ma inizialmente ho avuto qualche problema nel fare ciò: per superare questo scoglio ho dovuto consultare dei libri e alcune pagine su internet ma alla fine ci sono riuscito.
Per condividere file su Linux si deve utilizzare l'NFS (Network File System) installando, se non sono già presenti,  nfs-common, nfs-utils, nfs-kernel-server e portmap.
Ovviamente sarà necessario essere collegati con due cavi di rete ed un HUB o un cavo incrociato ed avere impostato gli indirizzi IP della rete interna, p.e. 192.168.101.50 e un altro 192.168.101.55 e si dovrà operare come root (io uso 'su' e password)
Si parte dalla configurazione del server, cioè del computer sul quale si trovano i files da condividere, sul quale sono già stati installati nfs-kernel-server e portmap modificando alcuni file; io ho provato anche ad usare gli strumenti di MEPIS (centro di controllo, network, ecc.) ma ho dovuto comunque intervenire a mano.
Si inizia con "/etc/exports", che permette di dichiarare le cartelle che si vuole condividere e le macchine che vi possono accedere. Per esempio io voglio condividere la cartella /home/costante/deb del computer 192.168.101.50 (dove scarico gli aggiornamenti) con l'altro computer. Aggiungo quindi nel file exports la seguente linea:
/home/costante/deb 192.168.101.55(rw,sync).
Chiaramente ciascuno inserirà i dati secondo le proprie necessità.
Tra parentesi ci sono le opzioni che gestiscono i permessi: "rw" permette lettura e scrittura mentre "ro" solo lettura, "sync" permette la comunicazione di base fra server e client.
Si prosegue intervenendo sul file "/etc/hosts.allow" aggiungndo la linea
portmap mountd nfsd statd lockd rquotad : 192.168.101.55
Se si vuol dare un minimo di sicurezza al server si può aggiungere nel file "/etc/hosts.deny" la riga seguente:
portmap mountd nfsd statd lockd rquotad : ALL
che blocca tutti gli accessi con l'esclusione di quelli consentiti prima.
A questo punto è necessario rendere disponibili le condivisioni e far ripartire i servizi nfs-kernel-server e portmap:
exportfs -ra
/etc/init.d/portmap restart
/etc/init.d/nfs-kernel-server restart
Si può verificare se tutto è andato bene digitando:
rpcinfo -p
che dovrebbe riportare come attivi almeno nfs, mountd, portmapper, status e rquotad.
Si passa poi al client, sul quale sono già installati nfs-common e portmap, modificando anche qui "/etc/hosts.allow" ed eventualmente "/etc/hosts.deny" aggiungendo al primo:
portmap : 192.168.101.50
ed al secondo:
portmap : ALL.
A questo punto si può montare la directory "/home/costante/deb" del server 192.168.101.50 su una directory del client preventivamente creata, per esempio "/mnt/deb-agg":
mount 192.168.101.50:/home/costante/deb /mnt/deb-agg.
Ora andando su "/mnt/deb-agg" si avranno a disposizione i dati presenti sul server!
Se si vuole una connessione automatica ad ogni avvio e premesso che il server sia acceso si deve aggiungere al file "/etc/fstab" la linea:
192.168.101.50:/home/costante/deb /mnt/deb-agg nfs rw,hard,intr 0 0
prima delle generazioni dinamiche altrimenti al successivo riavvio ... non ci sarà.


geekoIl logo col camaleonte Geeko è quello della distribuzione di casa SUSE, che avevo usato pempo fa, e che distribuisce anche la openSUSE ovvero la distro della comunità.
Ho scelto questa distribuzione per installarla sul nuovo acquisto, un computer della HP che ha incluso nella mother board un controller RAID.
Avevo già provato la Mepis, usata sul precedente computer, ma dopo l'acquisto del secondo HD e dopo aver configurato il BIOS per avere un RAID 1 (mirror dei due dischi) ho scoperto che la Mepis non riconosce i dischi in "falso" RAID hardware (fake RAID) e così, dopo il solito giro in rete e visto che conoscevo già la vecchia SUSE, ho scaricato l'openSUSE 11.2 e l'ho installata: riconoscimento perfetto del fake RAID hardware!
Due parole su questo tipo di gestione del RAID: in giro si trovano pareri discordi, c'è chi lo consiglia e chi no. Io ho fatto il "delfino curioso" ed ho provato a staccare un disco col PC acceso, col risultato che tutto ha continuato a funzionare; ho anche eseguito varie modifiche su più file di dimensioni diverse prima di spegnere il computer e di ricollegare il disco. Ho riavviato ed è apparsa la schermata con l'avviso di "RAID corrotto" e la segnalazione di riallineamento dei dischi; successivamente sono rientrato col mio utente ed ho ritrovato i dati come li avevo appena salvati. Per me funziona, quindi parere favorevole!



w7Questo logo non ha bisogno di presentazioni: Windows!
Dopo aver visto Windows 7 installato su alcuni PC ho deciso di acquistarlo e di installarlo sul mio HP: la procedura si è conclusa senza intoppi ed ho così iniziato ad usare il nuovo SO.
All'inizio ho avuto non pochi problemi con la visualizzazione corretta dei caratteri, quasi da mal di testa! Ho dovuto lavorare per configurare ClearType, la tecnologia che consente di rendere più nitidi i caratteri (soprattutto LCD), per poter avere una buona resa. Ho aggiornato anche i driver della scheda video.
Molti indizi li ho ricavati dalla lettura delle risposte che Franco Leuzzi ha dato in vari blog.